L’Osservatorio “S. Di Giacomo” partecipa alla nuova era dell’astronomia multimessaggero

20 novembre 2019


L’Osservatorio “S. Di Giacomo” partecipa alla nuova era dell’astronomia multimessaggero

Il14 gennaio 2019 un lampo gamma (GRB) è stato osservato dal satellite Swift, che ha immediatamente allertato i telescopi di tutto il mondo. Tra questi a dare il proprio contributo anche il telescopio del recente osservatorio astronomico di proprietà del Comune di Agerola e gestito da AstroCampania, che 54 minuti dopo l’allerta, ha eseguito osservazioni di follow-up, riuscendo a riprendere la controparte ottica del GRB 190114C e partecipando di conseguenza ad una delle più importanti osservazioni scientifiche degli ultimi anni, entrando di diritto in quella che molti definiscono astronomia multi-messaggero.

Il 14 gennaio alle 22:17 ora italiana, il cacciatore di lampi gamma della Nasa, il satellite Swift, con a bordo specchi per raggi X made in Italy (progettati e costruiti all’INAF) ha rilevato un lampo gamma molto intenso avente una controparte ottica molto luminosa. Diramate le coordinate,  grosso modo tra la costellazione di Eridano e della Fornace – nel cielo australe (ma visibile dalle nostre latitudini) – ecco che subito tutti i maggiori telescopi dallo spazio e da Terra hanno puntato quella zona di cielo per vedere cosa stesse accadendo.

 

A rispondere all’allerta i grandi telescopi terrestri, come il telescopio robotico dell’INAF REM, situato in Cile, che ha colto l’emissione ottica ed i telescopi gemelli MAGIC, situati sull’isola di La Palma alle Canarie, i quali sono stati concepiti proprio per rispondere in maniera immediata ed autonoma a questo tipo di allerte ed hanno captato per la prima volta i fotoni di più alta energia mai misurati per questo tipo di eventi celesti.

I lampi gamma sono le esplosioni più violente osservate nell’universo, esse sono abbastanza frequenti e di breve durata (entro la frazione di secondo e alcune decine di secondi) ma in questi brevissimo intervallo rilasciano la stessa quantità di energia che il Sole irradia nel corso di tutta la sua vita”, ci spiega Luca Izzo, astronomo al Dark Cosmology Center di Copenhagen, associato INAF e socio AstroCampania. Gli scienziati ipotizzano che i GRB siano prodotti dal collasso di stelle massicce che portano alla formazione dei buchi neri o dalla fusione di stelle di neutroni, fenomeni lontanissimi da noi nel tempo e nello spazio e quindi difficilissimi da osservare e studiare.

Osservazioni e scoperte di questo tipo quindi sono estremamente importanti perché forniscono agli astrofisici dati inediti e preziosi su uno dei fenomeni più misteriosi dell’universo – i lampi di raggi gamma – dei quali ancora non sono del tutto chiari i meccanismi di produzione, origine e implicazioni.

A partecipare a questa importante e storica osservazione scientifica anche il telescopio dell’Osservatorio Astronomico “Salvatore Di Giacomo” di Agerola gestito dall’associazione di astrofili AstroCampania. “Seppur piccolo (50 cm di diametro) in confronto ai telescopi professionali, questo strumento è stato progettato per essere gestito da remoto e quindi attivabile in un brevissimo lasso di tempo in modo da rispondere ed essere in grado di osservare in tempi rapidi fenomeni di questi tipo” – ci racconta Andrea Di Dato dell’INAF di Napoli, socio AstroCampania e responsabile tecnico dell’osservatorio. “Non è la prima volta che il telescopio di Agerola segue l’evolversi di lampi gamma che rientrano tra le attività scientifiche che vengono svolte regolarmente con questo strumento in collaborazione con l’INAF ed altre istituzioni scientifiche europee” – ci spiega Alfonso Noschese, socio AstroCampania e responsabile scientifico dell’osservatorio. Indubbiamente l’importanza di questa scoperta e la notorietà che ha avuto nel mondo scientifico e dei media, non ha precedenti. Inoltre la citazione sulla importantissima rivista scientifica internazionale Nature del 20 Novembre gratifica e stimola il lavoro di chi ha creduto e contribuito per anni a questo progetto dimostrando che ogni strumento seppur piccolo, può dare un importante contributo alla ricerca scientifica anche a livelli professionali ed essere parte del futuro dell’astronomia.

( immagini Credit NASA e NASA/Fermi )

 

Contatti: Massimo Corbisiero (presidente AC) 347.6153723, Luca Izzo 351.8823698; comunicazione@astrocampania.it

 

link articoli INAF  GRB 190114C

Link a Nature del 20 Novembre

 

pubblicato da A.Catapano 

 

Rassegna stampa

Il Mattino 28/11/2019  provincia Napoli Sud 

IL GAZZETTINO VESUVIANO  osservatorio-s-di-giacomo-di-agerola-partecipa-alla-nuova-era-dellastronomia-multimessaggero